“Il neofascismo è un’intesa mondiale per la sicurezza” (Deleuze)

Gilles Deleuze scriveva le parole che seguono nel 1977. Mi pare siano abbastanza chiare e soprattutto riscontrabili nella realtà attuale, specie per lo spettro minaccioso della sicurezza, agitato dal populismo e, non dimentichiamolo, dalla mafia, che da sempre offre (obbligatoriamente) sicurezza in cambio della sottomissione psicologica ed economica.

Riguardo il vecchio fascismo ho l’impressione che sia morto nel 1943, e poi evocato e riportato in vita, sotto forma di larva, di non-morto, in quella sorta di seduta spiritica che fu la Repubblica di Salò, e se dovesse mai replicarsi non potrà farlo che in quella forma: farsesca, morente e crudele

Ma aveva ragione Gide: “Tutte le cose sono state già dette; poiché nessuno ascolta, occorre sempre ricominciare.” (Le Traité du Narcisse, 1891)

Le vieux fascisme si actuel et puissant qu’il soit dans beaucoup de pays, n’est pas le nouveau problème actuel. On nous prépare d’autres fascismes. Tout un néo – fascisme s’installe par rapport auquel l’ancien fascisme fait figure de folklore […]. Au lieu d’être une politique et une économie de guerre, le néo – fascisme est une entente mondiale pour la sécurité, pour la gestion d’une “ paix “ non moins terrible, avec organisation concertée de toutes les petites peurs, de toutes les petites angoisses qui font de nous autant de microfascistes, chargés d’étouffer chaque chose, chaque visage, chaque parole un peu forte, dans sa rue, son quartier, sa salle de cinéma.
Gilles Deleuze, février 1977 (“Deux régimes de fous: Textes et entretiens”)

Il vecchio fascismo, benché attuale e potente in molti paesi, non è il nuovo attuale problema. Ci si preparano altri fascismi. Tutto un neofascismo s’insedia al cui confronto il vecchio fascismo appare folkloristico […]. Anziché essere una politica e un’economia di guerra, il neofascismo è un’intesa mondiale per la sicurezza, per la gestione di una “pace” non meno terribile, con una organizzazione concertata di tutte le piccole paure, di tutte le piccole angosce che fanno di noi altrettanti micro fascisti, incaricati di soffocare ogni cosa, ogni volto, ogni parola un po’ forte, nella propria strada, nel proprio quartiere o sala cinematografica.

Pubblicato da Sandro Lorenzatti

Archeologo e Scrivano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.