Da via Ripetta entrai nel Vicolo del Fiume, e Fiume stava proprio in fondo al vicolo. Ne sentivo l’odore pungente, prodotto dal ristagno tumultuoso del limo, delle foglie e dei rami appassiti dall’acqua, e il rumore incessante, come quello di un’onda che non giunge mai alla riva. Prima che costruissero gli argini, quel vicolo scendeva direttamente nel Tevere, al Porto della Legna, e nelle frequenti alluvioni doveva trasformarsi in un torrente. Camminando sui sanpietrini sommersi dall’acqua piovana, fradicio come un qualunque animale fluviale, presentivo che ogni cosa fosse stata già predisposta da molto tempo.*
* ancora un estratto dal mio primo romanzo inedito…
Egr. Sig. Lorenzetti, sono interessato ad avere maggiori notizie su Vicolo del Fiume, dove abitava un mio antenato, al n. 13, a fine Ottocento.
Lei mi può fornire qualche indicazione?
Grazie e buon anno
Maurizio Giovannetti
Egr. Sig. Lorenzatti, sono interessato ad avere maggiori notizie su Vicolo del Fiume, dove abitava un mio antenato, al n. 13, a fine Ottocento.
Lei mi può fornire qualche indicazione?
Grazie e buon anno
Maurizio Giovannetti