Nel 1975, quattordicenne, entrai per la prima volta nell’ex Collegio “IV Novembre” e scoprii le tempere di Lorenzo Viani, che mi parvero intatte, nell’abbandono totale dell’edificio. Nulla avevano potuto il tempo e l’incuria contro le paranze, le donne scure, i marinai, dipinti un giorno sulle grandi superfici dei muri, trasformandoli da freddi diaframmi in finestre o proiettori. Immagini provenienti dalla riva del mare e fissatesi sulla parete per oscuro processo. Accade, con le opere d’arte, che il pensiero e la materia si fondano, con esiti previsti ed imprevisti attraverso la diversità dei tempi e degli sguardi. Questo è il dono inestimabile che l’artista ci ha lasciato, che è sempre giusto ed opportuno celebrare.
Ciao Sandro ho delle foto degli affreschi
Salve, posso chiederle di vederli? La mia mail è [email protected]