Vita velenosa

Camminava fieramente attraverso una vita velenosa di disillusioni, con aria distaccata, comparando i livelli di inutilità di ogni cosa o fatto che cadesse sotto il suo sguardo. Il meraviglioso odore di caffè che stava inseguendo da tempo si trasformò in una vera tazza di caffè, che non era la migliore tazza di caffé che avesse mai avuto, non era nemmeno tra le prime cento. Poi, in uno specchio del bar, vide se stesso vestito come un lavoratore povero, sporco di fango, ma solo sui pantaloni; il suo viso era pulito, ma mostrava venti anni più di quelli che credeva di avere, e che non aveva. Aveva esattamente venti anni più di quelli che credeva di avere.

Non avendo nessun posto dove andare, pensò che sarebbe potuto restare in qualsiasi posto.

Ostia Antica, Episcopio, particolare di affresco

Pubblicato da Sandro Lorenzatti

Archeologo e Scrivano

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