La presunzione di posizione (politica)

Mi pare che la posizione politica, facciamo un esempio a caso, la Sinistra (perché in essa pare la questione sia molto più sentita che altrove), trovi similitudine con la posizione che si presume di avere rispetto ai poli della terra (essere più a sud o più a nord di qualcun altro), non però quelli geografici, che sono certi e immutabili (perché in quei punti passa l’asse terrestre – è una convenzione, lo so, ma l’abbiamo accettata tutti e ci sta bene: posso accusare la Danimarca di essere più a sud della Norvegia, non di essere più a sud di me) bensì a quelli magnetici, che variano posizione nel tempo.

Quindi ci si sente più a sinistra a seconda dello spostamento del momentaneo punto di attrazione, senza alcun riferimento certo e condiviso su cui fondare la propria presunzione di posizione.

Si aggiunga alla similitudine il fenomeno dell’inversione geomagnetica, per il quale i poli magnetici si scambiano la posizione, come avvenne l’ultima volta, pare, 780.000 anni fa.

Gli esseri umani sono certamente più efficienti e veloci.

Pubblicato da Sandro Lorenzatti

Archeologo e Scrivano

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