Le cose vanno male da sempre? (però prima c’era Mozart)

Mozart FamigliaLe cose vanno male, da sempre. In termini di diritti e salute sono migliorate, negli ultimi secoli. È innegabile. Non quanto dovevano. Non saprei se quanto potevano, direi di no. Eppure sembra che le cose oggi stiano precipitando. Forse perché si è creata una società così piatta, omologata, e un potere politico economico così diffuso e capillarmente presente, fin dentro le nostre case, attraverso la televisione e la rete. Uno stato di cose che sembra non potersi cambiare più, speranza che invece avevano solida anche in tempi molto peggiori dei nostri, in termini di diritti e di salute, che forse, dunque, sono solo conquiste apparenti.

Ecco, se una differenza sostanziale si nota tra il passato ed oggi è che non esiste più quella speranza, e in qualche modo il genio degli esseri umani si è appiattito. Perché non si vedono più persone come Aristotele, San Tommaso, Dante, Leonardo, Bach, Kant, Mozart, Balzac, Melville, Einstein, per dire.

Se ne son viste di persone geniali, fino a qualche anno fa, che cercavano di riassumere quanto i loro predecessori avevano creato, di studiarne le condizioni di sopravvivenza, di adattarne il significato ai giorni nostri. Ma non se ne vedono quasi più.

Ieri sera, ad esempio, ascoltando in macchina Radio Tre il concerto in Mi bemolle 14 K 449 di Mozart (“un Concerto di tipo particolare, più indicato per una piccola orchestra che per una grande”, scriveva lo stesso autore), nella versione per piano di Ignaz Lachner (e l’esecuzione del quintetto d’archi dell’OSN della RAI, con Andrea Bacchetti, è davvero eccezionale), ho pensato che di opere simili non se ne sentono più, e che ancora oggi vale la pena di vivere per ascoltarle.

Ecco, le cose vanno male da sempre, ma almeno prima c’erano persone come Mozart.

Ed ho pensato anche, purtroppo, che a quasi nessuno importa più niente di queste opere, di queste persone, e delle cose che vado pensando.

Mozart, concerto in Mi bemolle 14 K 449 (Quintetto archi dell’OSN Rai, piano Andrea Bacchetti)

Pubblicato da Sandro Lorenzatti

Archeologo e Scrivano

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