Il vento su Marte

Il 26 novembre scorso la sonda InSight, (Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport) Mars Lander è arrivata su Marte, a Elysium Planitia. Pur non essendo dotata di un microfono, la sonda è riuscita a percepire e a registrare il rumore del vento, che si stima soffiasse a 5/7 metri al secondo, grazie al suo sismometro e al sensore della pressione dell’aria, in modo coerente alla direzione delle strisce di Dust Devil già osservate dall’alto.

In The Martian Chronicles, di Ray Bradbury (1950) i riferimenti al vento marziano sono numerosi, ne ho scelto uno:

The wind kept coming in off the dead sea. It moved around the men and it moved around the captain and Jeff Spender as they returned to the group. The wind pulled at the dust and the shining rocket and pulled at the accordion, and the dust got into the vamped harmonica. The dust got in their eyes and the wind made a high singing sound in the air. As suddenly as it had come the wind died.

Il vento continuava a soffiare dal mare morto. Si muoveva intorno agli uomini, e si muoveva intorno al capitano Wilder e a Jeff Spender, mentre facevano ritorno al gruppo. Il vento si attaccava alla polvere, al razzo scintillante, e alla fisarmonica, e la polvere s’infilava nell’armonica incantata. La polvere entrava nei loro occhi e il vento produsse un acuto suono melodioso nell’aria. Poi, improvvisamente com’era venuto, il vento si spense

Ray Bradbury, The Martian Chronicles, chap. June 2001:  And the Moon be still as bright, (1950) (la traduzione è di Giorgio Monicelli, ed. Mondadori 1950

Pubblicato da Sandro Lorenzatti

Archeologo e Scrivano

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