Ricordo che il quarto libro dell’Eneide …

Attr. a Francesco Allegrini (1642-1684), La morte di Didone, 9,4 x 13,5 cm, penna e pennello inchiostro marrone su gesso nero, 1624/63, Metropolitan Museum of Art.

Ricordo che il quarto libro dell’Eneide, il libro di Elissa, è un idillio alessandrino inserito nell’originale poema di Virgilio.
Ricordo che Auerbach insiste sull’uso peculiare della retorica classica da parte dei primi predicatori, secondo i quali non conta la tripartizione degli stili poiché tutto si eleva citando la sublimità di Cristo.
Ricordo che apparvero rari naufraghi nel vasto gorgo.
Ma il resto non riesco a ricordarlo perché fa male male male.
E forse quello che non ricordo riguarda me più di ogni altra cosa, ed è incomprensibile, o solo troppo difficile da capire, un peso enorme, una cascata di ingiurie, un incubo scoperto nella vita quotidiana, un contatto col mondo parallelo dell’insania mentale e fisica.

Pubblicato da Sandro Lorenzatti

Archeologo e Scrivano

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